Nella settimana dal 31 marzo al 6 aprile 2025, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 28 terremoti con magnitudo massima di 2.0 (la scorsa settimana erano 33 terremoti n.d.r.). Sono i nuovi dati del bollettino di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano. Dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese (circa 2 cm) alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE).

Da fine agosto il sollevamento è stato di circa 10±3 mm/mese (1 cm). Tra i giorni 15 (inizio dello sciame) e 16 febbraio si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera.

I dati del mese successivo allo sciame sismico del 15-19 febbraio evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese (3 cm). Dopo gli eventi sismici di magnitudo 4.6 e 3.9 si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile di circa 20±5 mm/mese. Il sollevamento totale registrato è di circa 25.5 cm da gennaio 2024 (la scorsa settimana era di 25 cm ndr).

Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli, nell’ultima settimana, ha mostrato un valore medio di ~96 °C e un range di variazione da ~94 °C a ~97 °C, con i valori più bassi registrati in concomitanza degli eventi piovosi.

Nell’ultima settimana i flussi di CO2 dal suolo misurati non hanno mostrato variazioni significative rispetto ai periodi precedenti. I dati di flusso di CO2 dal suolo acquisiti dalla nuova stazione V07 installata nell’area di Pisciarelli nel giugno 2022 mostrano in media negli ultimi mesi un moderato aumento dei valori. Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

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