Nella settimana dal 6 al 12 ottobre 2025, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 166 terremoti con magnitudo massima di 2.5 avvenuta lo scorso 12 ottobre alle ore 15:01. Il numero di scosse è aumentato rispetto ai 125 terremoti della scorsa settimana. Questi i nuovi dati del bollettino di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano.

81 terremoti sono stati registrati nel corso di 5 sciami sismici. Il primo alle 08:05 del 6 ottobre con 7 terremoti e magnitudo massima di 1.5 avvenuti nell’area della Solfatara, il secondo iniziato alle 13:46 dell’8 ottobre con 5 terremoti e magnitudo massima di 1.7 avvenuti nell’area della Solfatara, il terzo alle 04:05 del 11 ottobre con 11 terremoti e magnitudo massima di 1.8 avvenuti nell’area della Solfatara, il quarto iniziato alle 16:33 del 11 ottobre con 26 terremoti e magnitudo massima di 1.7 avvenuti nell’area della Solfatara e l’ultimo cominciato alle 17:01 del 12 ottobre con 26 terremoti e magnitudo massima di 2.5 avvenuti nell’area della Solfatara.

Dagli inizi di aprile 2025 continua a registrarsi il sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 15±3 mm/mese (1,5 cm n.d.r.). I dati successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio 2025 hanno evidenziato un aumento della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 30±5 mm/mese (3,5 cm n.d.r.) fino alla fine di marzo. Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 34.5 cm da gennaio 2024 (la scorsa settimana era di circa 34 cm n.d.r.).

Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli nell’ultima settimana ha mostrato un valore medio di ~94 °C, temperatura prossima alla condensazione del fluido fumarolico.

I dati di flusso di CO2 misurati dalla stazione V07, sempre installata nell’area di Pisciarelli, evidenziano l’incremento dei valori registrati tra agosto 2024 e febbraio 2025, a cui segue un trend in lieve diminuzione. Questa stazione, come le altre installate nel cratere della Solfatara sono state acquisite nei progetti infrastrutturali PON GRINT e POR PRESERVE e stanno sostituendo per obsolescenza le stazioni precedentemente installate del tipo GEMMA.

Nel sito di Pisciarelli le variazioni del livello del liquido della polla e delle temperature di emissione, dai dati delle misure in continuo e discreto, mostrano un crescente controllo delle condizioni meteoriche sul processo di degassamento locale, suggerendo localmente una diminuzione del processo di degassamento.

Diversamente, nell’area del cratere della Solfatara, nella settimana di riferimento, le temperature misurate dalla stazione FLXOV5 della fumarola principale confermano il trend di aumento, con un valore medio di ~ 166 °C e valori massimi registrati di ~170 °C. L’aumento di temperatura è correlato con l’aumento dei flussi diffusi e delle temperature di equilibrio stimate per il sistema idrotermale. Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

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