A distanza di una settimana dal tragico accaduto Raffaele Nasti, giovane di Pozzuoli ferito alla gamba con un colpo d’arma da fuoco a via Napoli, per sedare una lite familiare assieme a suo padre, colpito all’addome, racconta quanto successo e rivive quegli attimi che purtroppo, non dimenticherà mai.
“L’incubo peggiore che una persona possa immaginare. Eravamo a via Napoli, altezza Matteotti, io e mio padre. Nel tentativo di fermare una violenza, mentre un ragazzo stava aggredendo la sua fidanzata in macchina, mio padre è intervenuto per difenderla. In pochi istanti, quell’uomo ha estratto una pistola e ha sparato contro di noi. Io sono stato colpito alla gamba, ma mio padre è stato ferito all’addome — una ferita gravissima, che lo ha portato a un passo dalla morte”, racconta Raffaele.
Il giovane ora per fortuna si sta riprendendo, ma denuncia il silenzio delle istituzioni: “Vedere mio padre a terra, io con una gamba sanguinante, senza sapere se ce l’avremmo fatta, è un’immagine che non dimenticherò mai. Eppure, dopo tutto questo, il silenzio delle istituzioni è stato assordante. Nessun segno di vicinanza, nessuna parola di solidarietà. Mio padre ha rischiato la vita per difendere una donna vittima di violenza, e oggi ci sentiamo soli, dimenticati, come se tutto questo non contasse nulla”.
“Noi chiediamo giustizia – conclude Raffaele – e chiediamo che nessuno debba più pagare un prezzo così alto solo per aver fatto la cosa giusta. La violenza va condannata, sempre. Il silenzio, invece, è la sua alleata peggiore”.
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L’articolo POZZUOLI| Padre e figlio feriti per difendere una donna vittima di violenza: “Silenzio dalle istituzioni. Ci sentiamo dimenticati” proviene da Pozzuoli News 24.
Last modified: 7 Ottobre 2025