Il 43% dell’ammontare collocato presso le banche, il 33,9% asset manager
Milano, 10 mar. (askanews) – Il collocamento della diciannovesima emissione del Btp Italia nella seconda fase rivolta agli investitori istituzionali ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto l’84,7%. Il restante 15,3% dell’emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti in Svizzera (5,7%), in Francia (4,7%), in Germania (2,7%), nel Regno Unito (1,3%) e presso altri paesi europei (0,9%). Lo rende noto il Ministero dell’Economia.
La seconda fase si è svolta il 9 marzo nell’arco di 2 ore e ha registrato 178 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 1,353 miliardi di euro circa. Questo dato, insieme a quello della prima fase di collocamento che ha visto un ammontare di 8,56 miliardi circa acquistati da piccoli risparmiatori, ha determinato una raccolta complessiva finale di quasi 10 miliardi di euro.
In particolare, il 43% dell’ammontare emesso nella seconda fase è stato collocato presso le banche mentre il 33,9% presso asset manager. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 23,1% dell’emissione: in particolare il 5,6% è andato ad assicurazioni, mentre il 17,5% è stato allocato a istituzioni governative.
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Last modified: 10 Marzo 2023