Blocco psicologico impedisce di informarsi su potenziale problema
Roma, 11 mar. (askanews) – Sono tanti gli acronimi inglesi che indicano paure, ansie o difficoltà e che sono diventati dei veri e propri neologismi in italiano, come FOMO (che sta per “fear of missing out”, la paura di perdersi esperienze piacevoli e gratificanti mentre non si è presenti) e FOBO (“fear of better options”, la paura di avere opzioni migliori che porta ad esitare ed a non prendere decisioni).
Tra queste, spiega una nota, la meno conosciuta e probabilmente la più insidiosa, è la FOFO, “fear of finding out”, ovvero la paura di venire a sapere. Questo blocco psicologico impedisce di informarsi su un potenziale problema o una situazione spigolosa per timore di risvolti futuri. Non limitato ad un’unica area, la FOFO, anzi, caratterizza un ampio ventaglio di contesti: da quello medico, ambito nel quale il termine è stato coniato per la prima volta e in cui viene principalmente utilizzato, a quello lavorativo e relazionale.
La paura di affrontare conseguenze spiacevoli è molto sentita anche quando si parla di soldi, dichiarazioni e tasse. E questa tendenza è confermata anche da una ricerca condotta da Taxfix: la quasi totalità degli intervistati (7 su 10) ha dichiarato di sentirsi scoraggiati di fronte alla dichiarazione dei redditi, sentimento che si combina ad incertezza e impotenza per le rispondenti di sesso femminili. Il rischio che ne consegue è proprio quello di incorrere nella FOFO, che può portare le persone a perdere importanti deadline e ad imbattersi in problemi.
Gli esperti di Taxfix, app accessibile da smartphone e computer creata per rendere più agevole la dichiarazione dei redditi online, hanno quindi stilato una guida con alcuni utili accorgimenti per tenere a bada la FOFO e frenare così questo “auto-sabotaggio” in ambito fiscale e della gestione delle proprie finanze.
A causa dei tanti impegni della vita quotidiana, capita che ci si senta sopraffatti dal tran tran di tutti i giorni. Come vincere il desiderio di fuggire di fronte alle responsabilità e non dimenticarsi di scadenze personali, lavorative e fiscali? Il modo più efficace è avere un calendario che possa servire come promemoria. Un trucco in apparenza “scontato”, ma efficace se fatto con costanza: in questo modo sarà, infatti, più facile capire quali attività prioritizzare e gestire le mansioni senza farsi prendere dall’ansia!
In ambito tasse, ad esempio, è importante appuntarsi i momenti clou dell’anno: per esempio il 30 giugno, deadline per il pagamento delle tasse dovute per chi non ha un sostituto d’imposta e il 2 ottobre, ultimo giorno per presentare il 730/2023 (scadenza di solito fissata al 30 settembre, ma posticipata quest’anno perché giorno feriale).
Un calendario di impegni ben appuntati non può prescindere da un aspetto molto importante, l’organizzazione. La chiave vincente dietro ogni successo è proprio essere in grado di impostare razionalmente il percorso organizzativo, cosa che riduce nettamente lo stress e libera la mente. Per esempio, è bene tenere traccia delle proprie uscite mensilmente in un “diario online” – per esempio, sul proprio smartphone così come iniziare a raccogliere con cura tutti i documenti necessari inerenti alle spese che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi. Ridursi all’ultimo minuto è un fattore che accresce il senso di impotenza e genera FOFO.
Non va dimenticato che persino per gli argomenti più ostici e apparentemente poco comprensibili ai “principianti”, come le tasse, si possono trovare online risorse gratuite che facilitano la comprensione grazie a spiegazioni chiare e lineari. A tal proposito, Taxfix fornisce supporto costante ai propri utenti con iniziative dedicate, come il Glossario del “burocratese” e la serie di video pillole “Il fiscalese in 60 secondi”. L’apparentemente incomprensibile burocratese è reso così accessibile senza troppi tecnicismi e grazie al ricorso a molti esempi concreti.
L’educazione su temi difficili, come la gestione delle proprie finanze, è un elemento essenziale per ponderare al meglio le scelte della vita quotidiana e non lasciarsi sopraffare dalla FOFO: risulta importante, pertanto, per migliorare le proprie conoscenze, seguire corsi e webinar da fonti autorevoli incentrati sulla gestione dei propri risparmi e investimenti. Altra paura comune è affrontare in autonomia processi burocratici percepiti come degli ostacoli insormontabili: eppure, non siamo soli! Il supporto di professionisti del settore consente non solo di non commettere errori e dimenticanze, ma anche di acquisire maggiore consapevolezza e di conseguenza, più sicurezza e serenità. Ad esempio, con Taxfix si è seguiti da esperti in tutte le fasi della dichiarazione dei redditi.
Last but not least… la “proattività” emotiva è un valido strumento per combattere la FOFO: porsi domande su ciò che si sta evitando di fare è un ottimo strumento per distanziarsi psicologicamente dal blocco e mettersi all’opera, sforzandosi di superare la paura… non è un percorso facile, ma da qualche parte si deve pur iniziare!
“In Italia, purtroppo, vi è ancora un basso livello di alfabetizzazione finanziaria, non all’altezza delle scelte complesse che ci si trova ad affrontare quotidianamente. Di conseguenza, le persone, in molti casi non consapevoli dei grandi vantaggi di una buona gestione delle proprie finanze, incorrono nella FOFO. Spesso, infatti, non si fa la dichiarazione dei redditi temendo l’arrivo di spese aggiuntive mentre, conoscendo a pieno i propri diritti e doveri fiscali, si riesce spesso ad ottenere un ottimo ritorno monetario” ha commentato Alessandra Birolo, Commercialista e AD per Taxfix Italia.
L’articolo La guida Taxfix per combattere “la paura di venire a sapere” proviene da Notiziario Flegreo.
Last modified: 11 Marzo 2023