Con “Piccolo Sole d’Autunno” l’autore e regista Antonio Magliulo e la Compagnia delle “Maschere Nude” tornano sulle scene, accompagnandoci in un viaggio interiore, in cui lo spettatore può riflettere e a riconsiderare alcuni aspetti della vita. Appuntamento al teatro della chiesa di Sant’Artema nel quartiere di Monterusciello il prossimo 26 marzo.

Di “piccolo” in quest’opera non c’è solo il sole, ma anche il luogo e i protagonisti della vicenda. Siamo nel Terzo Millennio, in un ristretto ufficio di un’azienda, popolato da impiegati e dirigenti sempre in corsa nella faticosa scalata al profitto e al benessere. Tutti conducono le loro piccole, meschine esistenze, in mezzo a grattacapi e difficoltà, prigionieri di luoghi comuni, di pettegolezzi, di gelosie, di rivalità.

Al centro della scena c’è una finestra che affaccia su un paesaggio novembrino, decadente, uggioso, foriero di malumori e tristezza. In questo grigiore diffuso, le diatribe di una coppia di coniugi in crisi, Walter (Antonio Bessarione) e Mara (Daniela Iaconis), si intrecciano con le storie di altri personaggi. C’è chi cerca disperatamente casa (Peppe Di Fraia), chi soffre perché non riesce a esprimersi nelle relazioni (Monica Telesca), chi vive un difficile rapporto tra padre (Carlo Pizzella) e figlio (l’esordiente Rino Avallone) oppure chi sogna di trovare un buon lavoro anche a sessant’anni (Franco Napolitano).

La vera protagonista è la piccola, umile e bistrattata Dorina, una collaboratrice ausiliaria, considerata da tutti come una sguattera. Giovane ma dall’aspetto non attraente, con una menomazione ad una gamba e con una situazione familiare disastrosa, Dorina (una bravissima Federica Iaconis) affronta le difficoltà sempre col sorriso e con una forza d’animo fuori dal comune, ferma, gentile, sicura, empatica e caritatevole con tutti; lei sa bene che la felicità non è una giornata di sole dal cielo terso e limpido, ma che un piccolo raggio tiepido di un flebile sole autunnale può illuminarci, con la speranza di ripartire ed essere felici.

La commedia è intrisa di elementi simbolici, in una scena statica, nella quale si muovono le vicende sentimentali ed umane dei personaggi, messi a nudo sul palcoscenico della vita. La dimensione onirica si fonde con la realtà, il finale non conta tanto quanto il viaggio, il percorso interiore, la catarsi che tutti (personaggi, autore e spettatori) raggiungono al culmine delle sofferenze.

Lo spettacolo, pur non inedito, è stato riveduto e riproposto da Antonio Magliulo soprattutto in dedica alla memoria dei compianti Umberto Dal Cuoco, Pino Odore e Carla McConnell, già acclamati attori della compagnia delle Maschere Nude. Il messaggio di speranza proposto dall’opera è più che mai appropriato: la tempesta è alle spalle e ci regala il ritorno sulle scene una compagnia che si è ricomposta e continua positivamente a sorprenderci.

L’articolo Le Maschere Nude tornano nei teatri di Pozzuoli e Bacoli con l’opera “Piccolo sole d’autunno” proviene da Pozzuoli News 24.

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