Con gli scatti di Arianna Arcara e Mikhail Palinchak

Milano, 10 mar. (askanews) – Ultimi giorni questo week end per visitare a Milano una mostra densa di significato sulla barbara invasione russa dell’Ucraina. A Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento (via Borgonuovo 23) rimane aperta sino a domenica, compresa, “Ucraina, storie di resistenza” con gli scatti di Arianna Arcara e Mikhail Palinchak. L’ingresso è gratuito.

Ogni anno, circa 4500 giovani leader sono selezionati dalle Ambasciate degli Stati Uniti di tutto il mondo per partecipare all’International Visitor Leadership Program (IVLP), uno dei programmi di scambio professionale più prestigiosi del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Nel 2021, i fotografi Arianna Arcara dall’Italia, e Mykhaylo Palinchak dall’Ucraina sono stati selezionati nei rispettivi paesi per partecipare al programma: “A Global Moment in Time”, un IVLP speciale riservato a fotografi e fotoreporter che puntava ad esaminare le conseguenze sociali provocate dal COVID-19 nel mondo intero.

Alcuni mesi dopo la loro nomina al programma, Arcara e Palinchak si sono ritrovati a documentare il conflitto in Ucraina, al di fuori del contesto dell’IVLP. Nel loro ruolo ufficiale di fotoreporters, si sono entrambi impegnati a mostrare il devastante impatto della brutale aggressione russa contro l’Ucraina.

Quando la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia ha scoperto che i due partecipanti al programma di scambio avevano entrambi documentato la guerra separatamente, è nata l’idea di affiancare i loro lavori e di realizzare questa mostra. La prima è stata inaugurata a Roma nell’ottobre 2022. Poi, con la collaborazione del Comune di Milano, la mostra è stata ospitata a Palazzo Moriggia dal 9 febbraio 2023, e chiude domenica 12 marzo.

Con il primo anniversario della barbara invasione russa dell’Ucraina, il lavoro di Arcara e Palinchak, come quello di tutti coloro che testimoniano la guerra e i conflitti, è di cruciale importanza, a fronte delle deliberate campagne di disinformazione portate avanti da Mosca, volte a diffondere dubbi sul diritto dell’Ucraina di essere un paese libero e indipendente.

Queste immagini documentano gli effetti degli attacchi efferati da parte della Russia contro la popolazione ucraina. Il racconto attraverso le immagini crea un senso di immediatezza. Le foto documentano la situazione reale e così facendo la storia diventa essa stessa una voce in difesa della verità e della libertà di stampa, entrambi elementi imprescindibili di una sana democrazia.

Le immagini di Arcara e Palinchak ci mostrano in modo diretto il dolore e la devastazione in Ucraina: palazzi distrutti, vite spezzate. Vediamo volti di uomini, donne e bambini ucraini pieni di dolore ma anche di determinazione, che ci rendono partecipi della sofferenza che sono costretti a sopportare, ma anche della loro capacità di non arrendersi. Possiamo sentire il rumore dei passi delle persone che sono costrette ad abbandonare le loro case, le loro vite e i loro cari, così come i loro sogni, desideri, ambizioni. Queste foto mostrano chiaramente che il popolo ucraino è fiero e coraggioso, e determinato a lottare per il proprio Paese, la propria democrazia e per i valori che custodisce.

L’esposizione ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza di ciò che sta accadendo in Ucraina, incoraggiare la riflessione e la discussione sulle cause e le conseguenze del conflitto, e ricordarci l’importanza fondamentale della solidarietà e del sostegno della comunità internazionale nei confronti del popolo ucraino che senza esitazione si difende e reagisce alla brutalità inumana dell’invasione su vasta scala della Russia.

ARIANNA ARCARA è nata a Monza nel 1984. Dopo gli studi in fotografia, ha co-fondato il collettivo fotografico Cesura e la casa editrice Cesura Publish, concentrata sulla fotografia documentaria e i suoi diversi approcci. La pratica artistica di Arianna Arcara indaga il significato e la forma sempre mutevole dei “confini”, naturali, urbani o culturali. L’obbiettivo comune a molti dei suoi progetti a lungo termine consiste quindi nel muoversi lungo uno di questi confini attraverso lo sviluppo di processi collaborativi. Arcara si interroga su come – e se – la sua fotografia possa avere un impatto sulle persone e sulle storie che segue, riflettendo e cercando costantemente nuovi modi per coinvolgere ed emancipare i suoi soggetti. Le sue opere sono state in mostra alla Triennale/Milano, Le Bal Space/Parigi, MoCP/Chicago, Kulturhuset/Stockolm, Deichtorhallen/Amburgo, Noble Peace Center/Oslo.

MIKHAIL PALINCHAK è uno street e documentary photographer ucraino che vive e lavora a Kyiv, Ucraina. Nato nel Gennaio del 1985 a Uzhgorod, Ucraina, in una famiglia di fotografi, ha iniziato a dedicarsi alla fotografia nel 2008. Dal 2012 è membro della Ukrainian Photographic Alternative (UPHA) e dal 2014 della Ukrainian Association of Professional Photographers (UAPF). Tra il 2014 e il 2019 è stato il fotografo ufficiale del Presidente dell’Ucraina. È fondatore del magazine Untitled e co-fondatore del gruppo Ukrainian Street Photography. È anche autore del photo book “Anamnesis” (2020) e del libro d’arte “Maidan Faces” (2020). È un alumnus del programma di scambio U.S. State Department IVLP – “A Global Moment in Time: Photojournalists Document Challenges and Opportunities in the COVID Era”.

L’articolo Mostre, ultimo weekend per “Ucraina, storie di resistenza” a Milano proviene da Notiziario Flegreo.

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