Partorina Arcone, 66 anni, moglie del boss ergastolano Salvatore Pagliuca detto “Totore ‘o biondo” e madre del pentito Procolo Pagliuca, è libera a tutti gli effetti dopo aver scontato dieci anni di carcere duro.
Il Tribunale di Napoli ha revocato la misura della sorveglianza speciale, per tre anni, con l’obbligo di soggiorno nel comune di Pozzuoli, richiesta dal Questore, in seguito alla scarcerazione avvenuta lo scorso dicembre.
Per i giudici, anche in considerazione della sua età, la donna non è più da ritenersi “socialmente pericolosa“.
Partorina Arcone è tra le poche donne, circa una dozzina, che in Italia sono state condannate al 41-bis. Per dieci anni quest’ultima è stata rinchiusa nel penitenziario di massima sicurezza de L’Aquila in regime di carcere duro insieme alla brigatista Desdemona Lioce.
La decisione del Tribunale arriva anche in seguito alle vicende familiari della donna: il marito Salvatore Pagliuca condannato all’ergastolo e detenuto in regime di 41-bis a Novara. Il pentimento del figlio Procolo.
Inoltre, la detenzione in casa lavoro dell’altro figlio Mario Pagliuca, gli arresti domiciliari del genero Salvatore Baldino e l’adesione al programma di protezione della figlia e dei nipoti dopo le vendette subite in seguito al pentimento di Procolo Pagliuca. Situazioni che hanno depotenziato fino ad annullare il clan.
A ciò si aggiunge lo stato psico-fisico della donna e il cambiamento dell’attuale scenario camorristico flegreo, rispetto agli anni antecedenti il 2010 quando i Pagliuca, all’epoca alleati con i Sarno di Ponticelli, fungevano da cosca satellite del clan Longobardi impegnati nella faida contro i Beneduce.
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Last modified: 9 Marzo 2023