Sono state centinaia le persone che nella serata di ieri hanno affollato le spiaggie nel tratto di costa tra Arco Felice e Lucrino. Ciò in barba, come già accaduto lo scorso anno, a quanto stabilito dall’ordinanza sindacale che prevedeva il divieto di accesso alle spiagge libere e il divieto di accensione di fuochi e falò.

“L’accensione dei fuochi sull’arenile rappresenta un danno per l’ambiente e può essere pericoloso in prossimità di stabilimenti balneari e di civili abitazioni, ed “è ritenuto di adottare ogni forma di prevenzione al fine di ridurre ogni rischio di tipo ambientale e di pubblica sicurezza per cui verranno intensificati i controlli, anche di tipo sanzionatorio, sul territorio”, così recitava il testo dell’ordinanza. Nonostante ciò le forme di prevenzione e controllo sono risultate assenti, con il risultato che i fuochi sono stati accesi in piena libertà.

Nell’ordinanza un altro passaggio importante era relativo all’abbandono dei rifiuti. “In passato si sono registrate problematiche di sicurezza pubblica, privata e di igiene pubblica dovute all’abbandono indiscriminato sull’arenile dei residui dell’attività di accensione di fuochi e falò e per l’abbandono indiscriminato di bottiglie di vetro al di fuori dei contenitori“. Arenili che anche quest’anno sono stati ridotti ad un porcile, con i bagnanti che nella mattinata di oggi hanno dovuto fare lo slalom tra i rifuti per godersi il mare.

LE FOTO

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