Un convegno per fare il punto sui disturbi alimentari. Il 15 marzo si celebra la giornata nazionale del fiocchetto lilla. Il 14 marzo il comune di Quarto nell’ambito del cartellone degli eventi finanziati dalla città metropolitana, dal titolo “Quarto in viaggio per la legalità, tra arte, cultura ed enogastronomia” ha organizzato un convegno sui disturbi del comportamento alimentare.

Al convegno prenderanno parte il sindaco Antonio Sabino, il vicesindaco Annarita Ottaviano, la dirigente scolastica Carolina Amato. Sono in programma gli interventi di Tiziana Persico, Biologa Nutrizionista, di Diego Ferrrara, psicologo. 

Previsto l’intervento della presidentessa dell’Associazione Mollichine Lilla, con la sua testimonianza. L’evento è in collaborazione con il centro disturbi alimentari Food for Mind e Mollichine Lilla. 

La Giornata nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare che si celebra il 15 marzo di ogni anno affronta una tematica complessa e articolata.

I disturbi dell’alimentazione possono presentarsi in associazione ad altri disturbi psichici come ad esempio disturbi d’ansia e disturbi dell’umore. Lo stato di salute fisica è quasi sempre compromesso a causa delle alterate condotte alimentari (per esempio restrizione alimentare, eccessivo consumo di cibo con perdita di controllo, condotte di eliminazione e/o compensatorie) che portano ad alterazione dello stato nutrizionale.

Il basso peso, quindi, come spesso erroneamente si ritiene, non è un marcatore unico e specifico per i disturbi dell’alimentazione, in quanto anche condizioni di normopeso e sovrappeso, fino all’obesità, possono essere associate alla presenza di disturbi dell’alimentazione.

Se non trattati in tempi e con metodi adeguati, i disturbi dell’alimentazione possono diventare una condizione permanente e compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e, nei casi gravi, portare alla morte. All’anoressia nervosa è collegata una mortalità 5-10 volte maggiore di quella di persone sane della stessa età e sesso.

Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica, visto che per l’anoressia e per la bulimia, negli ultimi decenni, c’è stato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che sono sempre più frequenti diagnosi in età pre-adolescenziale e nell’infanzia.

L’insorgenza precoce, interferendo con un sano processo evolutivo sia biologico che psicologico, si associa a conseguenze molto più gravi sul corpo e sulla mente. 

Un esordio precoce può infatti comportare un rischio maggiore di danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto una piena maturazione, come le ossa e il sistema nervoso centrale.

Data la loro complessità, l’intervento precoce riveste un’importanza particolare; è essenziale una grande collaborazione tra figure professionali con differenti specializzazioni (medici specialisti in psichiatria, in pediatria, in scienza dell’alimentazione e in medicina interna, dietisti, psicologi e psicoterapeuti), ai fini di una diagnosi precoce, di una tempestiva presa in carico all’interno di un percorso multidisciplinare e di un miglioramento dell’evoluzione a lungo termine.

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