Chiede sostegno gli sfollati e soluzioni per Pozzuoli, il Comitato “Pozzuoli Resiste”, con una dura nota indirizzata a tutti gli organi di governo, comunali e sovracomunali, pone l’accento sulla condizione che le famiglie ospitate in albergo dopo gli sgomberi saranno costrette a vivere dal 16 di questo mese.
“Il secondo decreto Campi Flegrei (n. 91 del 2 luglio 24) non ha dato risposte giuste e sufficienti ai bisogni e ai diritti della nostra comunità. Le risorse sono poche e mal distribuite. Gli strumenti sono sbagliati e poco tempestivi – si legge da una nota del Comitato – tra pochi giorni si acuirà il dramma sociale degli sfollati. Comuni e Protezione Civile della Regione Campania non hanno chiesto ulteriori proroghe e disponibilità a Federalberghi e dovrebbero spiegare pubblicamente i motivi e la logica”.
Dopo il 15 luglio, infatti, come sottolineato da una lettera aperta che alcune famiglie hanno indirizzato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è previsto che le famiglie ancora ospitate in albergo debbano lasciare le strutture e non sarà più possibile per chi verrà sgomberato in futuro opzionare la sistemazione in camere di albergo.
“Queste famiglie, con il solo contributo di autonoma sistemazione – continua la nota – vengono lasciate sole di fronte alla libera speculazione del mercato degli affitti, che ha raggiunto costi insostenibili in tutte le aree limitrofe alla zona bradisismica. Da martedì 16 chiunque si troverà nella condizione di sfollato non avrà il “paracadute” di un alloggio alberghiero. Lo Stato – conclude il Comitato – ha scelto per questa particolare emergenza l’unico strumento di intervento del bonus”.
Alla vicinanza e alla solidarietà umana verso i concittadini che hanno ricevuto ordinanze di sgombero o diffide di abitabilità dopo le scosse del 20 maggio, i promotori dell’appello Pozzuoli Resiste accompagnano rivendicazioni concrete e precise. Ecco le proposte, articolate e fattibili, che avanziamo:
Modificare l’accordo tra Regione Campania e Federalberghi, che non può basarsi su una disponibilità dei singoli operatori alberghieri esclusivamente occasionale e volontaria. La sistemazione in albergo per gli sfollati che non hanno alternative non va limitata ai periodi di panico immediatamente successivi agli eventi sismici e ne va garantita la continuità, fino al rientro nelle originarie abitazioni.
Aumentare i contributi economici di autonoma sistemazione (oggi tra i 400 a 1100 per nucleo familiare, in base alla sua composizione) e legarli a un sistema di controllo del mercato degli affitti, per evitare una corsa al rialzo dei prezzi.
Potenziare lo strumento già esistente del “canone concordato”, con la convocazione di un Tavolo di crisi tra Regione, Comuni, sindacati degli inquilini e dei proprietari di immobili.
Pur in assenza di una dichiarazione di “stato di emergenza”, che nella situazione attuale non auspichiamo per le deleterie conseguenze che avrebbe su tutto il territorio, lo Stato deve mettere in campo adeguati strumenti normativi e fiscali per regolare il mercato degli affitti e impedire che le proprietà immobiliari restino vuote.
In particolare, va garantito il diritto degli inquilini a sospendere l’affitto e a rientrare quando possibile alle stesse condizioni, con proroga del contratto. E vanno sostenuti i piccoli proprietari nella sospensione dei mutui per le abitazioni oggetto di sgombero, fino alla conclusione dei lavori di riqualificazione sismica.
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L’articolo Bradisismo, “Pozzuoli Resiste”: “Dal 16 luglio gli sfollati saranno soli di fronte alle speculazioni del mercato degli affitti” proviene da Pozzuoli News 24.
Last modified: 12 Luglio 2024