“Il Governo ha in esame un secondo provvedimento del Decreto legge Campi Flegrei, una volta completata la fase di vulnerabilità bisognerà passare alla fase consequenziale, mettere in sicurezza infrastrutture pubbliche e strategiche nell’area ristretta, edifici scolastici, una 60ina, due istituti carcerari di Pozzuoli e Nisida, le strutture di attività municipali, case comunali e infrastrutture viarie e rete di servizi”, a dichiararlo è il Ministro della Protezione civile Nello Musumeci in apertura della sua audizione di ieri in Commissione Ambiente alla Camera, sul fenomeno bradisismico.
“E’ previsto un intervento di messa in sicurezza degli edifici privati – continua Musumeci – ricadenti nell’area a maggior rischio purché non siano seconde case né edifici abusivi. Nel incontro a Palazzo Chigi del Presidente del Consiglio si sta valutando la quantità di risorse necessarie attingendo a quelle non ancora vincolate nei vari ministeri interessati”.
Aggiunge il Ministro: “Il Governo stava anche ipotizzando alcune iniziative, compresa quella di sostenere il cittadino che voglia delocalizzare, probabile che sarà affrontato subito dopo il varo del secondo provvedimento, perché vanno valutati una serie di parametri, compreso l’intesa con la Regione Campania e i Comuni”.
Nel corso dell’audizione il Ministro Musumeci ha chiarito la situazione: “Sull’area particolarmente urbanizzata malgrado i millenari rischi che convergono sui Campi Flegrei, il Governo è gia intervenuto a ottobre 2023 con un primo decreto legge 140 che avvia una serie di iniziative di prevenzione strutturale e non strutturale, quasi tutte in corso di realizzazione”.
“Fra gli interventi più significativi emerge il piano speditivo, con 3 scenari legati al rischio bradisismo. Tre comuni sono nell’area ristretta: Pozzuoli, Bacoli e alcuni quartieri di Napoli della municipalità 9 e 10. Qui si stanno svolgendo da alcuni mesi interventi non strutturali, esercitazioni, comunicazioni alla popolazione e diffusa campagna di informazione nelle scuole primarie”.
“7 comuni invece sono inseriti nel rischio vulcanico già da tempo. Dal 2005 a oggi il suolo si è sollevato di oltre 1 metro mentre lo sciame si ripete da mesi. Potrebbe durare anni, potrebbe esaurirsi senza alcuna evoluzione, ma potrebbe anche evolvere”, ha aggiunto Musumeci.
Il sismabonus non si farà ma si opterà per un altro provvedimento: “Che si chiami sismabonus, o in un altro modo, per il cittadino cambia poco – tuona Musumeci – l’esperienza con il sismabonus è stata infelice, sprecata, si è consentito l’uso di denaro pubblico anche dove non c’era emergenza prioritaria. Dopo di che il governo valuterà. L’importante è che si mettano i cittadini in condizione di ridotta esposizione al rischio“.
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L’articolo Emergenza bradisismo, Musumeci: “Un secondo Decreto Campi Flegrei, fondi per edifici pubblici e privati” proviene da Pozzuoli News 24.
Last modified: 30 Maggio 2024