Per gli sfollati del bradisismo a Pozzuoli il tempo sembra essersi fermato al 20 maggio scorso. A quattro mesi di distanza circa 1500 sgomberati sono ancora senza casa. A preoccupare sono i ritardi sui decreti attuativi del Decreto ricostruzione, convertito in legge l’8 agosto 2024.
Sono circa 150 gli immobili dichiarati inagibili, i cui fondi per la riqualificazione (20 milioni di euro) non si sono visti ancora. Eppure nel decreto si indicava il 1 settembre come termine ultimo per adottare il decreto attuativo.
Insomma, manca un atto fondamentale in cui dovranno essere definiti i criteri di ripartizione e le modalità di trasferimento dei fondi divisi tra i Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli. Manca di sapere anche come si potrà presentare domanda, le procedure e i criteri di priorità nell’assegnazione dei contributi e le modalità di erogazione nonché i termini di conclusione degli interventi sugli edifici.
Per l’edilizia pubblica il Decreto ricostruzione stanzia 420 milioni, ma di questi 200 milioni di euro erano già stati finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione.
Nel frattempo nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 settembre, a Pozzuoli si terrà un importante incontro con la cittadinanza sull’esercitazione nazionale della Protezione civile sul rischio vulcanico programmata per il 12 ottobre. Sarà presente anche il nuovo Capo della Protezione civile Fabio Ciciliano.
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Last modified: 26 Settembre 2024
